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Report 2005 - PTQ Londra - Padova
Articolo del 10-3-2005 a cura di Console Mirko
Console Mirko

PTQ Padova per Londra

Il PTQ che si è tenuto a Padova il 3 marzo è stato il primo (in contemporanea con quello di Frosinone) per Londra. L'affluenza al torneo non è stata delle migliori (solo 89 giocatori con 20 preiscritti), dovuta sia al doppio qualifier lo stesso giorno che alla scelta discutibile dell'organizzatore di far pagare anticipatamente l'iscrizione a costo pieno.
La sala del torneo era molto bella e spaziosa (poteva contenere 160 persone) e questo ha permesso a noi judge di lavorare molto meglio e senza dover impazzire, aumentando la qualità del torneo. In sale "a misura" infatti diventa difficile passare fra i tavoli per consegnare le slips o solamente per intervenire ai tavoli (adesso mi viene in mente il PTQ Wizard di Verona dove è stato veramente difficile muoversi per la sala...).
Il torneo è iniziato in perfetto orario e si è svolto senza ritardi. L'atmosfera in sala era davvero molto rilassata e forse anche per questo le chiamate sono state davvero poche. In questa atmosfera ho notato che i giocatori tendono a risolvere le situazioni da soli, chiamando l'arbitro solo se vogliono conoscere una regola o la situazione è più complessa.
L'unica chiamata insolita (che riporto più per "folklore") è arrivata dal giocatore A che, dopo che l'opponent ha terminato di giocare uno spell mi chiama e mi dice che il giocatore B ha tappato male le terre (spell 5W, senza tappare l'unica pianura e pagando comunque 6 mana). Devo dire che una cosa del genere mi ha molto stupito (solitamente la si risolve velocemente fra giocatori facendolo notare e tappando le terre giuste...), comunque visto che questo è proprio un esempio riportato nelle penalty guidelines (procedural error - major), ho dovuto dare warning.

Il punto che invece vorrei trattare con questo report è lo slow play.
Al primo turno della svizzera rimane solo un tavolo ai turni e vado lì per controllare. Sono al 3° turno addizionale e da quello che riesco a vedere sono sicuro che sarà una patta. Il giocatore a cui vedo le carte (che è anche l'unico che potrebbe sperare di vincere) non ha alcuna scelta da poter fare, ma ci mette comunque davvero tanto per giocare. Pensa molto a cosa fare, quando invece le scelte non sono molte, e dichiara le proprie intenzioni con lentezza.
Appena ho visto la situazione ho comunicato ad entrambi i giocatori di non giocare più lentamente solo perché sono ai turni (è usanza comune,infatti, credere che arrivati ai turni ci si possa prendere tutto il tempo che si vuole, mentre è proprio il contrario, visto che si sta rallentando tutto il torneo a causa di un tavolo).
Ho fatto l'annuncio ad entrambi i giocatori (invece che direttamente al giocatore che giocava lento) per evitare che si agitasse e a causa di questo commettesse errori.
Il giocatore lento però non ha cambiato di molto il suo atteggiamento e dopo un paio di minuti la partita è finita con una patta.
In questo lasso di tempo ho pensato di dare warning per slow play, ma la cosa mi è sembrata poco utile (soprattutto per il torneo). La partita stava finendo (un po' lentamente ma stava finendo... il giocatore, poco esperto, dal mio punto di vista ci metteva molto per paura di aver dimenticato qualcosa che poteva farlo vincere) e quindi dare warning non avrebbe di certo velocizzato il torneo e avrebbe soltanto innervosito un giocatore (al primo turno di svizzera).
A questa scelta ho preferito, a partita finita, parlare col giocatore e dirgli di giocare più velocemente, spiegandogli che la prossima volta sarebbe stato warning.
Questo è tutto per questo PTQ... davvero poche situazioni degne di nota e tutto filato via davvero velocemente e senza intoppi.
Prima di finire volevo ringraziare l'Head Judge Sauro Panzacchi e Alessandro Izzo per l'ottimo lavoro fatto insieme.
Ciao a tutti,
Mirko Console