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Noi, Voi e il Cheating
Articolo del 18-3-2014 a cura di Coppola Eric
Coppola Eric

Tag: Tornei giocatori cheating

Noi, Voi e il Cheating
 


Salve a tutti! Con questo articolo analizzerò la pessima esperienza che rischiamo di fare ad ogni torneo, incontrare qualcuno che bara. Approfondirò gli aspetti di questo comportamento, dandovi una serie di consigli su quando aspettarvi una barata e come prevenirla, oltre ad una analisi generale del fenomeno.


Definizione

Per discutere di questo comportamento partiamo dalla sua definizione (estrapolata dalla sezione 5 delle IPG): "dicesi barare la situazione nella quale l'azione intenzionale di un giocatore lo porta ad ottenere un vantaggio, o a trovarsi nella possibilità di ottenerlo omettendo delle informazioni".

Come avrete notato ho messo in evidenza il termine "intenzionale", perchè è proprio questo che caratterizza un baro, la volontà e la consapevolezza di farlo. Le regole del gioco sono complesse ed è quindi facile commettere errori, ciò che identifica il baro è la consapevolezza che l'azione che sta compiendo è irregolare, ma nonostante questo la porta a termine.

Altra parola da me evidenziata è "omettere", e questo è il lato che mi interessa di più. Il motivo è che molti giocatori pensano che, se un giocatore si sbaglia (per esempio segnando un danno in più o facendo morire un 3/3 da un Piroclasma), sia lecito omettere l'errore e mandare avanti la partita. Questo invece è barare a tutti gli effetti e l'unica penalità prevista è la squalifica dal torneo: il vostro torneo finisce qui! In parole povere, se vedete un'irregolarità durante la partita che state giocando, è vostro dovere segnalarla immediatamente, in modo che lo stato del gioco risulti corretto. Se l'errore che notate riguarda invece una partita che state guardando, avete il dovere di chiedere ai giocatori di fermarsi un attimo e di chiamare subito un arbitro, in modo da sistemarela situazione (se siete a REL Professionistico, cioè al Day 2 di un Grand Prix o al Pro Tour, non potete interrompere i giocatori, ma è sempre vostra facoltà chiamare un arbitro).


Come

Partendo dalla definizione di barare vediamo adesso come è possibile incappare in questi comportamenti e come cercare di riconoscerli. Prima di tutto c'è da partire da un presupposto importante, cioè che il baro non è quello che pesca 3 in un turno o ha due terre in gioco al primo turno, il baro non è eclatante, non cerca un enorme vantaggio; bensì, cercherà di ottenere tanti piccoli vantaggi che, sommati, porteranno la partita a suo favore: un danno di fetchland non segnato, una terra messa in gioco in più a partita inoltrata, leggere variazioni di regole complesse. Sono cose di questo tipo che un baro fa per ottenere un vantaggio, difficilmente farà cose molto vistose.

Altra cosa da notare è l'atteggiamento, di rado un baro sarà antipatico e/o silenzioso. Tendenzialmente il baro sarà scherzoso o quanto meno poco ostile, perchè in questo modo otterrà la vostra fiducia in un momento di disaccordo e abbasserà la vostra soglia di attenzione. Sia ben chiaro: ciò non vuol dire che le persone simpatiche mentre si gioca barano, ma sicuramente non bisogna partire dal presupposto che siano dei santi.

Inoltre un baro sarà di rado silenzioso, spesso farà parecchie domande sullo stato del gioco, in modo da darvi sempre qualcosa a cui pensare, così distraendovi per ottenere un vantaggio.

Quindi, riassumendo: il concetto è che il baro può essere un qualunque tipo di giocatore, il fatto che sia gentile o simpatico non lo rende per forza onesto. Tenete la vostra soglia di attenzione ugualmente alta per qualunque tipo di giocatore vi troviate di fronte. Magic è prima di tutto un gioco di abilità e la vittoria nasce principalmente dalle vostra capacità!


Cosa

Cosa fare per ridurre le situazioni nelle quali il nostro avversario può trarre un "vantaggio non lecito"? Ci sono alcuni piccoli accorgimenti che possono evitare le barate più semplici e che sarebbe buona norma e regola seguire sempre.

  1. Mescolate sempre il mazzo del vostro avversario (ricordo inoltre che a tornei come i PTQ è obbligatorio da regolamento).

  2. Per segnare i punti vita usate carta e penna invece di dadi e segnapunti vari (questo perchè non possono essere manomessi e permettono di ricostruire un eventuale disaccordo dei giocatori).

  3. Quando avviene un cambiamento di punti vita dichiaratelo sempre, esempio: "perdi 1, vai a 18" oppure "guadagno 4, vado a 30" in modo da sincerarvi che l'avversario sia sempre d'accordo con voi sui punti vita attuali.

  4. Annunciate con precisione ogni cosa che fate senza omettere dettagli, esempio: "sto giocando questa magia nella mia seconda fase principale", oppure "sto risolvendo l'abilità di questa carta", in modo che l'avversario non abbia modo di appigliarsi alla vostra poca formalità o precisione.

  5. Contate sempre terre e carte in mano dell'avversario, segnatele in qualche modo così da averle sempre sotto visione (pescare uno in più o fare una landa di troppo a partita avanzata è davvero facile).


Quando e Dove

Ultimo punto su cui voglio farvi riflettere è in quale momento è possibile subire una barata: SEMPRE! Qui entra in gioco un aspetto molto importante: collaborazione fra giocatori e arbitri.

Ovviamente uno dei compiti importantissimi di un arbitro è garantire la regolarità del torneo, però vi invito a riflettere su un aspetto: in media ad un PTQ un arbitro ha da seguire circa 50 giocatori, questo purtroppo statisticamente gli impedisce spesso di essere nel posto giusto al momento giusto, quindi entra in gioco la parte più importante... VOI!

La cosa che nelle barate si nota più spesso è che avvengono perché il giocatore non chiama un judge nel momento del problema. Ricordo sempre che i judge sono una vostra risorsa e dovete essere incentivati a usarci per risolvere qualunque problema incontriate (anche se a voi sembra una sciocchezza), chiamate un arbitro che è lì apposta per farlo nel miglior modo possibile.

Solo dalle vostre assidue chiamate si può scoprire un baro e creare un forte deterrente per invogliarlo a non farlo, se non sfruttate i judge per risolvere problemi o chiarire dubbi e usate il metodo "dell'autogestione", non fate altro che dare chances in più al baro di fregarvi e lo incentivate a provarci ripetutamente.

Se durante una partita sorge un qualunque problema o dubbio, usate uno slogan recentemente apparso al GP Rimini: "keep calm and call a judge".


Conclusioni

Con questa breve panoramica sul fenomeno del barare non voglio certo creare una caccia alle streghe, né farvi perdere la fiducia in ogni avversario che affronterete da qui in avanti.

L'obiettivo è quello di darvi tutti gli strumenti possibili per difendervi dai bari attraverso l'uso di piccoli accorgimenti, tenendo la concentrazione alta e sfruttando gli arbitri che sono in sala.

Spero di esservi stato utile e di non avervi tediato troppo. Ci vediamo alla prossima stagione di PTQ!

- Eric Coppola