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Niente più GPT, e adesso?
Articolo del 16-3-2017 a cura di Nicolli Piero
Nicolli Piero


Niente più GPT, e adesso?


Guardiana dell'EssenzaCome tutti sappiamo, di recente è stata data la grande notizia del ritorno dei Nazionali, ma con essa anche l'annuncio dell'imminente fine dei Grand Prix Trials come torneo da svolgersi in negozio; verranno offerti solo il venerdì ai Grand Prix.
Ma torniamo ai nostri negozi WPN. I GPT sono l'unico torneo Regular per cui Wizards richiede la presenza di un arbitro e sono anche l'unico torneo Premier in cui un arbitro di Livello 1 può essere Capo Arbitro. Già nei Preliminary PTQ, infatti, il Capo Arbitro deve necessariamente essere un arbitro di Livello 2 o più.
Molte persone hanno già esposto le proprie perplessità, più o meno tutte del tipo: "Ma quindi ora a cosa serve l'arbitro L1?". La risposta sta nella definizione stessa di arbitro, ed è la stessa risposta che sarebbe stata data se fosse stato chiesto prima dell'annuncio.


Back to basics: Essere arbitro.

Essere arbitro vuol dire prima di tutto essere la figura di riferimento per una comunità di giocatori. Un arbitro che frequenta un negozio è una figura che innalza il livello di correttezza e di sportività all'interno di un gruppo di giocatori, facendosi garante della corretta applicazione delle regole e promotore di un gioco incentrato sul divertimento e sulla sportività. Detto in altri termini, un arbitro in una comunità è la figura di riferimento per le domande o situazioni difficili che accadono durante le partite, è colui che invita i giocatori a divertirsi imparando anche a giocare meglio tutti assieme.
Mi aspetto che a questo punto qualcuno possa storcere un pochino il naso, o lasciarsi andare ad un commento tipo: "Embé?"
La community italiana di Magic è molto legata al gioco competitivo, siamo una delle regioni più grandi del mondo a livello di gioco e pertanto i nostri tornei sono sempre stati grandi, premiati in maniera interessante e quindi giocati in maniera meno amatoriale di quanto in realtà si potesse sperare. Per questo motivo l'arbitro è sempre stato visto dai più come la figura dedicata a "portare avanti" un torneo, a risolvere dispute e situazione difficili, mentre è rimasto nell'ombra l'aspetto divertente e di community.
Da qualche tempo a questa parte, gli arbitri sono invece incoraggiati a partecipare ai tornei nei negozi come giocatori, e al contempo a farsi segnare come arbitri del torneo e aiutare gli altri giocatori a divertirsi e passare un bel pomeriggio.


Le tre personalità dell'arbitro

Team SpiritVolendo semplificare - forse un po' troppo - la situazione, vedo sostanzialmente tre possibili figure arbitrali in questo orizzonte, che sicuramente riconoscerete. Ovviamente molte persone appartengono in qualche modo a più di una di queste tre, però permettetemi di sintetizzare, per spiegare più facilmente il concetto.
Esiste l'arbitro che è prevalentemente un giocatore, a cui piace aiutare gli altri giocatori e sentirsi fautore del bel clima che si respira nel negozio che frequenta. Questa figura rispecchia pienamente ciò che è un arbitro L1, e continuerà a fare quello che ha fatto finora.
Esiste l'arbitro che è anche TO e/o negoziante. Gioca meno, ma il suo ruolo è simile al caso precedente, e soprattutto sarà doppiamente contento se si respira un bel clima nel negozio, dal momento che rappresenta anche un'opportunità di crescita per la sua attività. La maggior parte degli appartenenti a questa categoria arbitra solo i propri GPT, quindi anche qui la differenza è nulla.
Esiste infine l'arbitro che si appassiona alle meccaniche e alla logistica di un torneo grande, quello che vorrebbe arbitrare i pPTQ e i Regional PTQ e che si sente molto coinvolto nella comunità arbitrale. In questo caso l'opportunità persa c'è: il GPT era il primo passo da compiere per fare esperienza con tornei di una certa dimensione. Allo stesso tempo, però, stiamo parlando di un arbitro che è interessato all'attività degli arbitri L2. Se ti senti così, ma non hai mai pensato al fatto di essere effettivamente un candidato L2, beh, ora lo sai! Puoi compilare la domanda d'esame qui per fornirci le informazioni necessarie ad essere seguito nel tuo percorso. La domanda d'esame non ha requisiti e non è vincolante in alcun modo, non avere paura!
 

L'obiezione definitiva

"Ma quindi, se non ci sono più i tornei per cui serve avere la certificazione, possiamo anche essere figure di riferimento senza essere arbitri!"
Quasi vero, l'essere arbitro non si limita a questo. Se siete fieri di essere il punto di riferimento di una comunità locale di gioco, noi saremmo fieri di avervi come parte integrante della comunità arbitrale. Essere arbitri non è solo una certificazione, è essere parte di un gruppo con cui ridere, scherzare e imparare tante cose nuove che possono aiutarci a diventare un arbitro migliore e di conseguenza ad essere ancora più utili per la nostra comunità locale. Se sei arbitro e hai dubbi o domande di qualsiasi tipo, non esitare a contattarmi! Se invece non sei arbitro, ma ti ho incuriosito un pochino sul nostro mondo e sul nostro modo di interagire con i giocatori, fatti avanti e chiedi ad un qualsiasi arbitro che cosa voglia dire per lui essere Magic Judge.
 


Revisione: Giorgio Maldarizzi