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Mail del mese - Agosto 2007
Articolo del 1-9-2007 a cura di Tessitori Riccardo
Tessitori Riccardo

Simone Zanella
[IMJUDGES] Game Play Errors – The DVD Commentary
Le Penalty Guide sono state riscritte; quale è stata la modifica più grande? Non esistono più gli “Errori Procedurali”, ma esistono i “Game Play Errors”, suddivisi in sottocategorie a seconda del tipo di errore che è stato commesso (un bersaglio illegale, un’abilità innescata che non è stata risolta…); “Mr. Penalty Guidelines”, Toby Elliott, ha scritto un articolo e Simone Zanella ne ha fatto la recensione per noi.
Riccardo Tessitori
 
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Proseguiamo con l'attività di commento e discussione agli articoli del sito DCI. Questa volta ci occupiamo dei GPE con un articolo di Toby Elliott.
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Introduzione (a cura di Tex)
 
Toby Elliott è il signor "Nuove Penalty Guidelines", l'arbitro che più di tutti gli altri si è occupato di analizzare le vecchie Penalty Guidelines, di raccogliere le opinioni degli altri arbitri e di costruire la nuova filosofia arbitrale.
Alle spalle ha "solo" un Pro Tour da Head Judge, San Diego 2007, dopo il quale è stato promosso a Livello 5, massimo livello mondiale per gli arbitri.
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Game Play Errors – The DVD Commentary (di Toby Elliott)
Important Changes to Rules and Penalties (di Scott Johns)
 
Il primo quarto del 2007 è stato un periodo molto importante per tutti gli arbitri e i giocatori, in quanto sono state introdotte ufficialmente a livello mondiale le nuove Linee Guida sulle Penalità (d'ora in poi PG).
Testate, studiate, rivedute e corrette per più di un anno, sono apparse timidamente per la prima volta durante i Mondiali di Parigi, per poi approdare al Pro Tour Ginevra dello scorso febbraio. Essendo stato presente ad entrambi gli eventi, ho potuto cogliere fino in fondo i contenuti (e le battute ironiche) dell'articolo di Toby Elliott, in cui in sostanza ci presenta in maniera chiara e semplice le nuove penalità, ed in particolare la gestione dei Game Play Errors (che chiameremo GPE, i discendenti dei vecchi Errori Procedurali).
Non mi dilungherò a un'analisi punto per punto di questo articolo in quanto presto sarà tradotto integralmente per il sito IMJ, ma cercherò di puntualizzare i punti salienti del discorso di Toby.
Anche Scott Johns ha pubblicato sul sito Wizards un articolo a febbraio riguardante le modifiche apportate alle PG, che ricalcano (in maniera più formale) quanto analizzato da Toby nel suo articolo. Il mio commento prende spunto da entrambi i documenti.
 
Innanzitutto focalizzo la vostra attenzione sull'osservazione più importante di Toby, che riguarda la filosofia di fondo che permea le nuove PG: cercare di realizzare un documento che descrivesse e regolamentasse un sistema di penalità basato sugli effetti degli errori sul gioco sarebbe stato senza speranza. Quello che invece è stato realizzato con le nuove PG è un sistema con il quale ogni infrazione viene riportata alla causa che ha portato all'infrazione stessa. In questo modo il sistema è facilmente utilizzabile dagli arbitri.
L'attenzione si sposta dall'effetto alla causa. L'effetto (una volta lo chiamavamo "impatto sul gioco") è difficile da individuare con imparzialità ed esattezza da un arbitro, ci sono molti elementi da valutare, troppi. La causa di un'infrazione è invece chiara, e non ambigua. Quindi ben venga un sistema che evita all'arbitro di dover prendere decisioni in base alle proprie capacità di gioco, alla conoscenza del formato, e al tentativo di ricostruire partite e giocate chiedendosi quanto un'infrazione abbia influito sul gioco (ricordate i vaghi Errori Procedurali Maggiori e Severi?).
 
Addentriamoci nell'articolo. Innanzitutto, puntualizzo anche qui per chi userà questo mio commento come veloce ripasso dell'articolo di Toby e dei GPE che stiamo parlando di infrazioni non intenzionali. Altrimenti staremmo parlando di cheating e squalifiche. Attenzione al significato di "intenzionale": per i GPE parliamo di intenzionalità per quanto riguarda la rappresentazione o interpretazione errata delle regole, non di intenzionalità della giocata. Se un giocatore non si accorge che una creatura è protetta dal rosso e le gioca sopra un Fulmine, abbiamo una giocata intenzionale, ma un'infrazione non intenzionale!
 
Ma torniamo ai GPE. Cosa sono? Sono errori causati da gioco impreciso e dalla mancata osservazione o conoscenza delle regole di gioco. I GPE sono tanti, e sono state create delle categorie con l'intento di poterli catalogare al meglio.
Innanzitutto abbiamo delle categorie che riguardano errori che i giocatori possono commettere senza che l'avversario possa accorgersene, o impedirli. Questi errori hanno ricevuto una categoria specifica (come il Pescare Carte Addizionali), anche se sono a tutti gli effetti dei GPE.
I restanti GPE sono divisi in 4 categorie: Rappresentazione Incorretta, Stato di Gioco Illegale, Abilità Innescata Dimenticata, Violazione delle Regole di Gioco, più una categoria che riguarda l' Incapacità a Mantenere lo Stato del Gioco da parte di entrambi i giocatori (in genere l'avversario).
Nel valutare un GPE, seguiamo le categorie nell'ordine, fino a che troviamo quella in cui ricade l'infrazione che si è verificata. Toby fa notare che una violazione delle Comprehensive Rules non è un GPE, e ricorda che se non si trova una categoria per un'infrazione, molto probabilmente il motivo è perché non è richiesta una penalità!
 
Nell'analisi delle definizione dei GPE, Toby ricorda una filosofia molto importante, che finalmente ha trovato una descrizione e applicazione molto esplicita rispetto al passato: entrambi i giocatori sono responsabili dello stato del gioco, e degli errori che avvengono. Questo è uno dei motivi per cui gli arbitri non devono sentirsi responsabili di dover cercare di ricostruire partite o giocate a causa di infrazioni: entrambi i giocatori hanno causato la persistenza di uno stato di gioco non corretto! Naturalmente, ciò è vero per infrazioni che avvengono in zone pubbliche. Infrazioni in zone non pubbliche (ad esempio la mano del giocatore) prevedono penalità aggravate, in quanto la responsabilità è sicuramente di un solo giocatore.
Ulteriore importante osservazione di Toby riguarda gli upgrade di penalità: le penalità, soprattutto a REL Regular, non devono essere aumentate per errori che ricadono nella stessa categoria, ma diversi tra loro.
 
Queste idee di fondo sono ulteriormente esplicitate da Toby nell'analisi da vicino delle diverse categorie di GPE, e in particolare nella questione delle Abilità Innescate Dimenticate (Missed Triggers). Anche qui ricorda a tutti, arbitri e giocatori, che nella scelta della gestione delle Missed Triggers è stato tenuto presente che non si possono avere dei ruling condizionati dalla preparazione di gioco degli arbitri.
 
Lascio a voi la lettura integrale dell'articolo, nel quale trovate ulteriori esempi di GPE rispetto alle PG, e che può essere un'ottima occasione per studiare in maniera più rilassata e informale la parte delle PG riguardante GPE e, soprattutto, le Missed Triggers.
 
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Simone Zanella, L2, Imperia