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The IPG and Unsporting Conduct (traduzione)
Articolo del 28-9-2009 a cura di Gavrilovic Vuk
Gavrilovic Vuk

Sean Catanese, L1 California, USA
 
 
Il mio amico Matt pregusta già la vittoria. Si trova soltanto ad una sempilce fase di combattimento di distanza dal battere il miglior giocatore in sala, Tony, e finora la fortuna è stata dalla sua parte. Poi, alla fine del turno di Matt, con soltanto una carta in mano, Tony cicla un Tuono Echeggiante. Matt, avendo 12 punti vita, smette di sorridere e aggrotta le sopraciglia. Metà dei suoi punti vita è appena evaporata; Tony, che non ha creature per attaccare, guarda minacciosamente l’anonima carta in cima al suo mazzo. Con un rituale scaramantico alla Craig Jones che desidera una Spirale Fulminante topdeckata, Tony prende la carta pescata con ciclo dalla cima del mazzo e senza guardarla la sbatte sul tavolo: Montagna. Matt rilassa le spalle e tira un sospiro di sollievo. Tony stappa e pesca di turno. Questa volta Tuono Echeggiante descrive sia la carta giocata, sia la reazione del pubblico.
 
La sua fortuna è cambiata in un “istantaneo”. Matt ammucchia il suo ormai inutile esercito. Poi afferra il suo portamazzo e lo scaglia contro il muro dietro di sé. Da parte sua, nemmeno Tony è un vincitore garbato. “Non so cosa sia più divertente: tu che distruggi il tuo portamazzo, oppure sentirti nominare il Drago della Nidiata con l’Ago Spinale. Che pezzente! Non mi meraviglia che hai perso!”
 
L’Infraction Procedure Guide (IPG) definisce con chiarezza questi tipi di comportamento: Condotta Antisportiva per entrambi i giocatori. Fino a qui l’IPG è più che soddisfacente. Però far rispettare questi modelli di comportamento richiede un approccio che è al contempo delicato, diretto, empatico, con le giuste sfumature, sicuro e autoritario. Ma l’IPG semplicemente non può speigare tutto questo. In questo articolo mi occuperò dei principali tipi di condotta antisportiva e poi esaminerò alcuni metodi che potete utilizzare per fronteggiare la condotta antisportiva quando vi capiterà di incontrarla. Iniziamo!
 
 
USC – Minor
Condotta Antisportiva Minore può essere semplicemente un’imprecazione pronunciata in risposta ad un Ordine Criptico ben assestato dall’avversario. Similmente, anche un’interruzione dettata dalla felicità può essere antisportiva, e quell’avversario presto vittorioso potrebbe meritarsi un Warning se si esibisce nella sua danza della vittoria.
 
Il confine che separa la condotta antisportiva minore e un normale comportamento competitivo è comprensibilmente flebile, dato che la definizione di “antisportivo” varia sensibilmente da regione a regione. Mostrare il dito medio può far solo alzare gli occhi al cielo se si sta giocando sul tavolo della cucina, ma può far innescare una scintilla di violenza in una diversa situazione di gioco. Anche se l’IPG ci fornisce una linea guida per un comportamento “eccessivamente volgare od offensivo”, ogni arbitro ha la facoltà di determinarlo da solo utilizzando la sua capacità di giudizio ed i suoi criteri.
 
 
USC – Major
Insulti di qualsiasi natura sono una faccenda seria nel gioco organizzato. Chiamare il proprio avversario “somaro” o “pezzente” per aver fatto una brutta giocata è un chiaro esempio di Condotta Antisportiva Minore. Tuttavia, quando il linguaggio utilizzato mostra sfumature di razzismo, omofobia, antisemitismo o altri pregiudizi, l’integrità del torneo come luogo in cui tutti i giocatori sono benvenuti viene a mancare. Quando gli insulti mirano ad offendere la razza, il sesso, l’età, l’orientamento sessuale, superano un limite. In particolare, superano il limite tra USC-Minor e USC-Major. Il primo fa ottenere un Warning, il secondo un Game Loss almeno.
 
Nonostante l’IPG indichi che un insulto è penalizzato appropriatamente con un Game Loss, il luogo del torneo oppure il suo organizzatore potrebbero avere uno standard di comportamento che la persona ha violato pronunciando quella frase oscena. Anche se l’IPG può non indicarne la squalifica, l’organizzatore può chiedere al giocatore di lasciare la sala. In questo caso, al giocatore sarà assegnata la penalità appropriata per USC-Major, perderà l’incontro in corso (se applicabile), e sarà droppato dal torneo.
 
In molti casi, quando un giocatore usa un insulto, lo fa casualmente e senza un’effettiva intenzione di malevolenza nei confronti del gruppo verso cui l’insulto è diretto. Tuttavia l’ignoranza non è una scusa per un’infrazione di questo genere. Similmente, i giocatori potrebbero difendere o cercare di sminuire la propria frase: “A nessuno importa che io l’abbia detto” o “Non intendevo in quel senso”, queste non sono scuse accettabili. Proprio come un’eruzione di volgarità alla vista del contenuto di un booster non necessariamente deve offendere gli altri giocatori per meritarsi un Warning, non è necessaria la presenza di omosessuali per far meritare un Game Loss per un insulto verso i gay.
 
Nonostante gli arbitri non siano onniscienti come alcuni giocatori credono, una tattica difensiva che potreste sentire è “Non hai beccato l’altro quando l’ha detto lui!”. In questi casi spiegate che il comportamento di entrambi è inaccettabile, e che indagherete sul comportamento dell’altro giocatore.
 
Un altro comportamento che rientra in USC-Major è la distruzione da parte di un giocatore di oggetti di sua proprietà. Per alcuni questo potrebbe sembrare una classificazione strana, dato che questo tipo di comportamento riguarda te e le tue cose. Tuttavia anche il comportamento autodistruttivo può danneggiare gravemente l’integrità di un torneo e il godimento per gli altri giocatori. Lasciatemi spiegare con un esempio a cui ho assistito personalmente prima di diventare arbitro.
 
Tony era un giocatore che di solito vedevo ai primi tavoli giocare per il primo o il secondo posto, però una settimana il suo dominio settimanale del FNM prese una direzione diversa. È seduto al tavolo 4 nell’ultimo turno di un draft da 24 giocatori, avendo perso l’incontro precedente al tavolo 1. Perde di nuovo. Quando alla fine della serata le carte rare sono state raccolte per il draft in ordine di classifica, Tony si trova alla posizione (per lui deludente) numero 10.
 
Quando tocca a lui ci sono ancora alcune carte decenti da scegliere. Prende una Chandra Nalaar, e poi strappa il malcapitato planeswalker a metà, poi in quarti e in ottavi, e poi senza esitare in pezzettini ancora più piccoli. La reazione degli altri giocatori non si fa attendere. Un giocatore ride nervosamente, ma la maggioranza sono allibiti e arrabbiati, specialmente il giocatore seduto in 11esima posizione. Certamente avrebbe preferito Chandra anziché una carta peggiore. Tony gli ribatte “È la mia carta. Posso farci quello che voglio.”
 
A questo punto Tony ha commesso USC-Major come minimo. Si potrebbe persino sostenere che ha distrutto del materiale da torneo, il che sarebbe un problema ancora più grave. Le sue azioni hanno gravemente compromesso l’integrità del torneo e hanno fatto innervosire molti giocatori. Anche se Tony non deve giocare altre partite per questa sera, registrare la penalità nel Wizards Event Reporter e notificare la DCI è un’azione importante da intraprendere per assicurarsi che il suo comportamento venga tracciato. Anche se Tony chiede cordialmente scusa e sostituisce la carta distrutta, questo è esattamente il tipo di comportamento di cui la DCI deve essere a conoscenza.
 
L’ultimo tipo di USC-Major accade quando un giocatore si rifiuta deliberatamente di seguire le istruzioni di un ufficiale di torneo. L’errore più comune con questa infrazione è scambiarla per Mancato rispetto degli Annunci degli ufficiali di Torneo (Failure to Follow an Official Announcement). Quando un giocatore non esegue quanto istruito, l’infrazione diventa USC-Major se l’istruzione è stata data direttamente a lui in quanto individuo. Questa penalità può anche essere utilizzata per frenare altri comportamenti che altrimenti si troverebbero in una zona grigia e indefinita della IPG.
 
Ad esempio, se un giocatore si presenta al torneo indossando una maglietta con una scritta non adatta ai più giovani, l’IPG non specifica un’infrazione. In questo caso, semplicemente chiedere al giocatore di cambiarsi la maglietta oppure di indossarla al contrario renderà USC-Major l’infrazione che commetterà se si rifiuta ottemperare.
 
 
Comportamento Aggressivo
Di tutte le infrazioni sul “cattivo comportamento” che un giocatore può commettere, il Comportamento Aggressivo (Aggressive Behavior) è tra le peggiori, assegnando una squalifica seduta stante. In questo caso la propria interpretazione di cosa costituisce un comportamento accettabile ha fallito completamente. In quanto arbitri, la DCI vi ha affidato il potere di intervenire e mantenere l’integrità del torneo. Da questo potere deriva la responsabilità di intervenire prontamente non appena una potenziale aggressione o altra violenza sta per accadere. Tuttavia il vostro dovere non si estende fino al punto in cui voi personalmente potreste essere soggetti a minacce, essere feriti o soggetti ad altre forme di violenza.
 
L’IPG non fa distinzione tra atti di violenza e minacce di violenza. Un giocatore, o altro partecipante al torneo, che dice “Se solo sapessi dov’è parcheggiata la macchina di quel tizio...” viene trattato dalla DCI con la stessa severità come se la minaccia fosse stata messa in atto. Questo è un esempio di tolleranza zero applicata, e dimostra la severità con cui la DCI guarda al comportamento aggressivo.
 
 
L’IPG si riferisce anche a voi
L’IPG, come il suo predecessore, viene solitamente percepita come un documento che ha al centro i giocatori, focalizzata sul porre rimedio alle infrazioni di gioco commesse dai giocatori e modificare il loro comportamento per salvaguardare l’integrità del torneo. Tuttavia, l’IPG si riferisce a chiunque sia coinvolto nel torneo, dall’organizzatore del torneo ed il suo staff, fino ai strani spettatori che si aggirano per la sala in cerca di carte di “iu-ghi-ò”. Si riferisce anche agli arbitri. Noi siamo responsabili di mantenere un ambiente di gioco positivo tanto quanto gli altri, se non di più. Che l’IPG imponga questo dovere è soprattutto una nota di carattere tecnico, dato che una persona a cui importa del gioco tanto da diventare arbitro è poco probabile che danneggi l’integrità del torneo. Comunque, ricordare che l’IPG si applica anche agli arbitri è uno strumento utile per ricordarsi di mantenere un comportamento professionale anche in una situazione difficile.
 
Quando un giocatore tira fuori gli insulti, uno dei modi migliori per evitare di far degenerare il conflitto è rimanere al di sopra della situazione. In quanto arbitri, avete l’autorità della DCI alle vostre spalle, il che dovrebbe darvi tutta la forza di cui avete bisogno. Capire che la reazione del giocatore, anche se diretta a voi personalmente, ha una causa che è in larga misura indipendente da voi in quanto persona aiuta a mantenere un atteggiamento oggettivo e che non alimenta il conflitto.
 
 
La causa
Nell’affrontare una penalità inattesa, in particolare un Game o Match Loss, la reazione di un giocatore può prendere diverse direzioni poco gradevoli. Anche se i casi effettivi sono rari, la possibilità che un giocatore si agiti, insulti, e diventi aggressivo esiste.
 
Non ci sono due giocatori che comprendono le regole allo stesso modo o con la stessa perspicacia. Ad esempio un giocatore poteva aver pensato che una volta bloccato con il Mago del Branco di Qasal e ceduta la priorità, poteva sia infliggere il danno da combattimento che distruggere l’Onore dei Puri del suo avversario. Vedersi obliterare questa possibilità in un momento cruciale del terzo game può far scatenare le emozioni.
 
Un divario tra le aspettative e i risultati può avvenire anche in un contesto più ampio. Se un giocatore inizia un torneo fiducioso delle sue capacità e poi fa 0-3-drop, è possibile che il suo stato mentale sarà di delusione e frustrazione. Nonostante i doveri di un arbitro non includano consolare quei giocatori, una semplice espressione di empatia può fare molto per attenuare un conflitto che sta nascendo.
 
C’è una netta differenza tra esprimere empatia come con “Capisco che sei deluso di questo risultato” e dire “Mi dispiace, ma devo darti un Game Loss”. Anche se il vostro intento è di esprimere empatia, le parole “mi dispiace” hanno un significato analogo al chiedere scusa, che non deve esssere fatto mentre si sta assegnando una meritata penalità per condotta antisportiva.
 
 
Calmare un conflitto 
Nella la maggior parte delle violazioni o errori riguardanti il regolamento una pratica accettata è di identificare l’errore, spiegare l’infrazione, assegnare la penalità, e fixare la situazione, in questo ordine. Questo metodo funziona anche con i comportamenti antisportivi e le relative infrazioni, tuttavia ci sono altre considerazioni da fare. Quando si interviene in una tale situazione i seguenti passi sono efficienti nel mantenere l’integrità del torneo e salvaguardare la vostra sicurezza.
 
 
Intervenire immediatamente
Quando nasce un conflitto tra due giocatori, è molto facile l’innescarsi di un circuito che si autoalimenta di insulti dal momento che nessuno dei due giocatori intende cedere. Piuttosto che perdere la faccia entrambi i giocatori rispondono affermando le proprie ragioni con crescente ferocia. In questa situazione l’arbitro dovrebbe interrompere la comunicazione tra i due giocatori immediatamente e deviarla su di sé. Dire con un tono adeguato la frase “Dovete smettere di parlare entrambi e ascoltare me. Adesso.” dovrebbe essere sufficiente per terminare la loro conversazione e iniziarne una vostra. Chiedete a chiunque degli spettatori sia stato coinvolto di allontanarsi dalla zona ma di rimanere abbastanza vicino da chiamarlo se ne avrete bisogno.
 
 
Indagare
Iniziate con la spiegazione di quello che farete “Adesso che ho la vostra attenzione, dobbiamo risolvere quanto successo qui. Parlerò con ciascuno di voi separatamente, iniziando da te. Ascolterò entrambi prima di fare il mio ruling, e avrò bisogno che voi ascoltiate me. Va bene?”. Questa semplice affermazione stabilisce la responsabilità comune dei giocatori e vostra di risolvere la situazione in modo appropriato. Allontanatevi dall’area con il giocatore più agitato dei due per parlare. Questo allontana il giocatore dalla zona del conflitto e crea una distanza fisica dal suo antagonista, che avrà effetto di calmare il giocatore.
 
In queste situazioni “Dimmi cosa è successo”, e altre domande che ne conseguono, di solito bastano per capire gli eventi che hanno portato all’esplosione del conflitto. Come con qualsiasi investigazione evitate di fare domande che contengono in sé la risposta così come l’hanno formulata loro, e fate domande aperte.
 
L’ascolto attivo e l’ascolto riflessivo sono tecniche molto utili sia per calmare il conflitto, che per portarlo rapidamente ad una risoluzione efficace. L’ascolto attivo include mantenere il contatto visivo, fare domande appropriate e pertinenti, ed evitare espressioni che trasmettono incredulità. L’ascolto riflessivo consiste nel riformulare le risposte del giocatore con parole proprie. Questi metodi fanno capire ad entrambi i giocatori che sono stati ascoltati e che vengono trattiti giustamente, e di solito calmeranno un giocatore agitato.
 
Mentre state mettendo in atto l’ascolto attivo e l’ascolto passivo, è cruciale assicurarsi che i giocatori percepiscano e mantengano un reciproco senso di rispetto verso voi. Quando un giocatore vi interrompe a metà frase o mostra chiari segni di disattenzione, concentrate di nuovo l’attenzione sulla conversazione esigendo parità di trattamento. “Ho ascoltato tutto quello che avevi da dire, ora ho bisogno che tu faccia lo stesso con me”, sarà sufficiente il più delle volte per ristabilire la vostra autorità senza avventurarsi nell’accondiscendenza. La vostra capacità di mantenere il contatto visivo, la vostra postura e gestualità avranno un ruolo importante nel come il vostro ruling verrà percepito.
 
Infine, intervenire e indagare in caso di condotta antisportiva può mettervi a dura prova. Oltre alla conoscenza delle regole, uno degli aspetti più importanti dell’arbitraggio in Magic è la capacità di agire in maniera obiettiva nel risolvere le contese. Anche se un controllo delle emozioni da Vulcaniani è eccessivo anche per gli arbitri, la vostra obiettività è a rischio nell’istante in cui mostrate una reazione emotiva al comportamento del giocatore. Quando sentirete che il vostro ego viene coinvolto nel conflitto, chiamate un altro arbitro che vi farà da supporto e da paio di occhi obiettivi in più.
 
 
Dare la brutta notizia
Quando un giocatore commette un’infrazione da USC, c’è la possibilità di una reazione emotiva che rischia di farvi sfuggire la situazione di mano. Tuttavia, quando un giocatore viola l’integrità del torneo, le conseguenze dell’inazione sono pesanti.
 
Quando state risolvendo una situazione di condotta antisportiva, pianificate il vostro approccio:
 
“Ti ho visto fare / Ti ho sentito dire ____”
 
“La tua condotta non è accettabile in questo torneo né in nessun altro.”
 
“Siccome hai detto/fatto ____, sarai penalizzato con ____.”
 
“La DCI tiene traccia di questo tipo di infrazione con attenzione.”
 
“Non farlo di nuovo. Se lo farai, sarai soggetto a ____.”
 
“Chiedere scusa non farà cambiare la penalità, ma potrebbe farmi capire che hai cambiato atteggiamento e che non lo farai di nuovo.”
 
“In conclusione, questo è quello che avverrà: ____”
 
Se un giocatore ha commesso qualcosa più di USC-Minor, la situazione per lui sarà già sufficientemente imbarazzante. Invece di aumentare l’imbarazzo dando il ruling davanti all’avversario potenzialmente ostile, è meglio dapprima spiegare l’infrazione e la penalità lontano dal tavolo. Lasciate che il giocatore che ha commesso l’offesa reagisca normalmente, seppur non aggressivamente o in modo offensivo, e solo dopo spiegate l’infrazione e la penalità all’avversario.
 
 
Rimanere concisi
Mentre si sta cercando di attenuare il conflitto e ridurre la tensione tra i due giocatori, il procedimento può portar via una quantità di tempo considerevole. Non è un compito facile far terminare un litigio e far riprendere la partita in un tempo ragionevolmente breve. Anche se risolvere il conflitto e impiegare poco tempo sono in un certo senso interessi contrastanti, sono anche complementari nel senso che entrambi hanno lo scopo di mantenere l’integrità del torneo.
 
In aggiunta, considerate il tempo che impiegate per la risoluzione del conflitto in relazione alla penalità che questi probabilmente genererà. Se impiegate 5 minuti per risolvere un Warning per USC-Minor, è possibile che lo state facendo male. D’altra parte, è meglio prendersi un minuto in più per assegnare correttamente la penalità per USC invece di fare tutto in fretta lasciando i giocatori confusi e non meno agitati.
 
Quando si affronta una situazione che porta via tempo, uno degli strumenti migliori che un arbitro ha a disposizione è l’autorità di rimandare la conversazione. Una volta che l’agitazione iniziale è stata calmata, investigata, ed è stato dato il ruling, è ancora probabile che un giocatore cerchi di far valere le sue ragioni ulteriormente. La maggior parte di queste situazioni dovrebbe essere trattata come un appello de facto, e indirizzate al capo arbitro. Nei casi che riguardano la condotta antisportiva è probabile che il capo arbitro sia già stato coinvolto, perciò un appello probabilmente sarà rapido. Se un giocatore insiste nel discutere del suo caso dopo che si è appellato, sta commettendo USC-Major.
 
“Questo è il mio ruling finale. Se vorrai parlarne ancora dopo il tuo incontro, sarò felice di discuterne allora. Adesso invece devi finire la partita.”
Questa frase, specialmente se detta dal capo arbitro, è forse il mezzo migliore che avete a disposizione per far proseguire l’incontro. Nella maggioranza dei casi, il giocatore in questione non vi cercherà per discutere ulteriormente la questione, ma semplicemente fargli sapere che tale opzione esiste garantirà che il giocatore non si sente indebitamente represso.
 
Spero che la condotta antisportiva non sia così comune nei vostri tornei abituali da farvi impiegare queste abilità regolarmente. Tuttavia, quando l’occasione di risolvere una tesa e accanita disputa tra giocatori si presenterà, è mia speranza che affrontiate la sfida con la giusta combinazione di empatia, autorevolezza, comprensione, e sicurezza per salvaguardare l’integrità del torneo, come ogni buon arbitro dovrebbe fare.
 
 
 

Traduzione a cura di Vuk Gavrilovic, L1
Revisione: Fabio Ivona, L2
Articolo originale qui.