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Role of the Rules (traduzione)
Articolo del 20-4-2010 a cura di Gavrilovic Vuk
Gavrilovic Vuk

 
Eli Shiffrin, L3 USA, Arizona
 
 
Questo articolo fa parte della coppia il cui scopo è assicurarsi che gli arbitri rimangano aggiornati con le regole. Per leggere di un modo divertente e creativo di occuparsi della questione, leggi l'altro articolo di oggi.
 
 
 
Ti ricordi quando volevi diventare arbitro? Se eri come la maggioranza dei candidati arbitri, sarai stato sorpreso di scoprire che, oltre alle Comprehensive Rules, dovevi studiarti le Magic Floor Rules e le Penalty Guide (oggi le Magic Tournament Rules e Infraction Procedure Guide); dovevi lavorare ai tornei e offrire un buon servizio clienti e mantenere un atteggiamento calmo; dovevi imparare le policy e migliaia di procedure non scritte. Poi, quando hai iniziato a considerare il L2 – cosa che alcuni di voi potrebbero stare considerando solo adesso – hai scoperto che dovevi anche occuparti di formare un team, di leadership nella comunità, e probabilmente questo nuovo e strano software chiamato il DCI Reporter (o, per voi giovani, il Wizards Event Reporter).
 
Con tutte queste abilità su cui focalizzarsi, è facile dimenticarsi la prima, quella di cui avevi la maggiore conoscenza quando hai deciso di diventare arbitro. È quella che è talmente importante che spesso la si dà per scontata: un arbitro deve conoscere le regole del gioco.
 
 
 
Regole contro tutto il resto
La maggioranza di voi probabilmente mi conosce come un fanatico delle regole, ma non sto dicendo che le regole sono tutto ciò di cui avete bisogno. Tutte le cose che ho menzionato sono estremamente importanti per il successo del programma arbitrale. Tuttavia i giocatori, al servizio dei quali siamo, non noteranno “Oh, sta costruendo una buona comunità di arbitri”, - si preoccuperanno se riesci a spiegare perché quel Tarfire non  ucciderà il Tarmogoyf, oppure cosa esattamente significa Rigenerazione. Si accorgeranno se ti fermi un paio di minuti per pensare prima di rispondere alla domanda sul Layers, non se devi investigare un paio di minuti per determinare se un’infrazione Marked Cards è da Warning o Game Loss.
 
Costruire una comunità, conoscenza delle policy, e molte delle tue altre doti da arbitro non sono facilmente quantificabili. Puoi essere bravo o scarso in esse, ma non esiste un test che determini semplicemente quanto tu lo sia. Puoi fare cose che funzionano, ma che non sono ottimali. Per le regole, d’altro canto, si tratta di bianco o nero. O hai ragione, o stai sbagliando. Diversamente dalle policy, per le quali le persone online dovrebbero dire “Non abbiamo tutti i dettagli, perciò non sappiamo se l’arbitro aveva ragione”, troverai tante persone che dicono “Si, l’arbitro ha sbagliato quella chiamata sulle regole”. Sbagliare troppe chiamate sulle regole non soltanto fa diminuire la fiducia che i giocatori hanno nei tuoi confronti – si riflette su tutti gli altri arbitri e fa diminuire la fiducia che i giocatori hanno nel programma arbitrale nel suo insieme.
 
E da arbitri, qual è il nostro scopo primario? Siamo lì per servire i giocatori. La loro fiducia in noi è più importante del riuscire a formare una comunità stratosferica o del riuscire a spiegare il ragionamento che sta dietro alle policy. Certamente, se riesci a spiegare una policy e tirare su una comunità dedita ad occuparsi dei tornei, incrementerai la fiducia in te anche in questo modo. Ma il modo più veloce per perdere la fiducia di un giocatore è fare ripetutamente pasticci con le domande sulle regole – e la si perde ancor più rapidamente se la risposta esatta la si poteva trovare nelle FAQ dell’espansione.
 
 
 
Cosa pensano i giocatori (impropriamente)
È forse il caso che i giocatori pensino che tutto l’arbitraggio consiste nel rispondere alle regole? No di certo, ma è difficile combattere questa percezione. E di certo è una percezione comune a molti. Ho scritto su vari forum e ho fatto porre dagli arbitri ai loro giocatori una semplice domanda: “Che cosa fa un arbitro?” La risposta universale: gli arbitri rispondono a domande di regole.
 
Alcune delle risposte erano del tutto irrealistiche, altre si avvicinavano molto al capire i fondamenti del programma arbitrale. Molti giocatori si aspettavano una conoscenza pressoché perfetta del regolamento da parte di tutti gli arbitri, anche i L1, mentre altri erano consci dei livelli e capivano che un livello 1 non necessariamente è pratico di regole come un livello 2. Molti hanno indicato che un arbitro non dovrebbe sbagliare mai (dopotutto, abbiamo imparato a memoria le Comprehensive Rules, non è cosi?) e altri erano più comprensivi verso l’errore umano. Diverse risposte hanno menzionato il risolvere dispute tra giocatori, diverse l’essere equi ed imparziali, ma ogni risposta iniziava e si concentrava sulla conoscenza delle regole.
 
Ho incontrato molti giocatori che pensano che gli arbitri facciano le regole. Alcuni hanno un’idea nebulosa sugli arbitri che creano le regole in comunità, altri credono che siano i L5 a scrivere le Comprehensive Rules di persona. Non ve lo sto dicendo per ridere di questi giocatori, ma solo per sottolineare quanto potere e responsabilità alcuni giocatori ci attribuiscono.

 
 
Cosa pensano gli arbitri (impropriamente)
Adesso la domanda è: in cosa, noi come arbitri, stiamo deludendo i giocatori? In generale, in nulla, e le loro aspettative sono più alte di quello che dovrebbero essere, ma un paio di comportamenti ci stanno ostacolando dall’essere il meglio che possiamo, e a volte causano che alcuni arbitri deludano i loro giocatori.
 
Uno degli errori più grandi è studiare per l’esame da arbitro. Ma, non suona forse come un brutto consiglio? Eppure è vero. Non studiare per l’esame, a meno che tu intenda fare una sessione di studio in piena regola prima di ogni torneo, il che sembra alquanto drastico. Lavora sul migliorare la tua conoscenza costantemente, piuttosto che sederti e sgobbare prima dell’esame. Ripassa del materiale specifico, ma non fare una campagna di studio. Continua ad imparare tutte le volte che vedi un’area in cui puoi migliorare, e non fare il test finché non ritieni che la tua conoscenza sia buona. Fortunatamente è stato scritto un ottimo articolo sui metodi di studio.
 
Se dai un’occhiata all’articolo menzionato, nell’ultimo paragrafo troverai anche vari suggerimenti sui diversi metodi di studio. Leggere le Comprehensive Rules dall’inizio alla fine non è studiare; è un esercizio di masochismo. Non è una cattiva cosa da fare ogni tanto, in quanto troverai sicuramente nuove cose divertenti che prima non sapevi, ma non dovrebbe essere utilizzato come il principale metodo di studio. Troppi arbitri ed aspiranti arbitri mi dicono “La mia conoscenza delle CR è lacunosa, dovrei rivedermele tutte” – no, dovresti partecipare attivamente in discussioni sul regolamento sui forum appositi, oppure lavorare su aree specifiche del regolamento, non leggere un documento da 150 pagine scritto in linguaggio giuridico che rischia di sopraffare la tua mente e svanire durante il sonno.
 
Da una parte abbiamo gli arbitri che vogliono migliorare la propria conoscenza del regolamento ma lo fanno in un modo errato; dall’altra abbiamo quelli che si ritengono soddisfatti della propria conoscenza delle regole e non vogliono rimettersi a studiare e imparare. Questi ultimi sono in pochi, però si notano e, come già detto, danno a tutti gli arbitri una cattiva reputazione. Ce ne sono tre varianti principali:
 
1) “Posso tirare ad indovinare e controllare dopo; non devo necessariamente rispondere a memoria.” Questo funziona per situazioni complesse quando si scrive online, ma in un torneo, ogni volta che devi controllare una risposta, fai aspettare i giocatori e gli fai il dubbio sui tuoi prossimi rulings. Se devi controllare qualcosa, fallo in tutti i modi – è meglio controllare che sbagliare – ma dovi tendere ad evitarlo, piuttosto che utilizzare “posso controllarlo dopo” come una scusa per il non essere in grado di rispondere da solo.
 
2) “Io sono un Livello N/Ruolo X in questo torneo. Ho cose più importanti da fare che rispondere alle domande di regole”. Con tutto quello che devono fare gli arbitri, questo potrebbe benissimo essere vero. Ma se ti trovi in una situazione in cui ti stanno ponendo una domanda di regole, non essere in grado di rispondere ti farà fare una pessima figura, specie se il Livello è la tua scusa per occuparti di altre cose. Più alto è il tuo livello, più giocatori si aspetteranno la perfezione da te, e più sarà probabile che rimangano delusi quando scopriranno che hai sbagliato.
 
3) “Darò il ruling come credo dovrebbe funzionare, e dato che sono il capo arbitro la mia parola è legge”. Questo è il peggiore degli atteggiamenti sbagliati. L'Head Judge ha il potere di deviare dalle regole del gioco, ma ha anche la responsabilità di farlo solo nel caso in cui un ovvio errore nelle Comprehensive Rules non è stato corretto. Devi avere un buon motivo per credere che le regole cambieranno in un futuro immediato per giustificare il tuo ruling. Devi anche chiarire che stai dando un ruling perché credi che le regole cambieranno, e non perché semplicemente credi che dovrebbe essere così.

 
 
Cosa rende Livelli 1 e 2
Fino ad ora ho riportato quello che non si dovrebbe fare, perciò adesso vediamo cosa invece vogliamo dagli arbitri di Livello 1 e 2 in termini di conoscenza delle regole. Gli esami scritti per questi livelli hanno rispettivamente una soglia del 70% e 80% per essere superati. Questi sono numeri utili per quando abbiamo bisogno di un metodo di punteggio standardizzato per determinare quanto sia pronto un candidato per arbitrare, ma non sono adatti per capire se fargli fare l’esame oppure no.
 
Per i candidati L1, adoperavo un nebuloso “Penso che siano in grado di rispondere correttamente?”, adesso il mio metro è “Questa persona ha la reputazione di uno che risponde correttamente?” oppure “I giocatori si fidano abbastanza delle risposte di questo arbitro senza avere fretta di andare a controllare dopo l’incontro?”. Se un arbitro è generalmente considerato come uno che “si sbaglia sempre”, dovrà affrontare una strada in salita per conquistarsi la fiducia dei giocatori, al di là di ogni altra qualifica che possa avere.
 
Quando un L1 vuole tentare il L2, aggiungo un altro paio di domande per essere più rigoroso: “I giocatori si rivolgono all’arbitro con domande anche al di fuori del torneo?” e “L’arbitro è in grado di spiegare le risposte in modo da soddisfare i giocatori e farlo abbastanza velocemente?”. Molte di queste si riducono al domandare a me stesso se i giocatori percepiscono questo arbitro come un vero arbitro, come una risorsa e fonte di conoscenza, oppure soltanto come uno con cui avranno a che fare durante il torneo.
 
Da nessun livello la DCI si aspetta la perfezione; vogliamo tanti arbitri competenti, non pochi arbitri “perfetti”. Uno dei miei candidati ha passato un anno intero a studiare e rileggersi le regole prima di fare il test. L’ha passato, ma avrebbe potuto farlo anche molto prima.

 
 
Verso il livello 3
Per tutti i livelli 2 tra i lettori che si stanno preparando per il livello 3, sapete già che la DCI si aspetta molto da voi in termini di comunità, contributi e preparazione di altri arbitri, ma la conoscenza delle regole non è qualcosa di cui potete smettere di preoccuparvi. I giocatori danno molta importanza al “un L3 me l’ha detto”, e hanno ragione a farlo. Sarete l’arbitro di livello più alto che i giocatori probabilmente incontreranno, e l’arbitro di livello più alto a cui gli altri arbitri probabilmente si rivolgeranno. Pertanto la tua parola in molti ambiti, non soltanto di regole, sarà d’oro. Dovrai spiegare più spesso le regole dietro i ruling e i giocatori si aspetteranno da te una spiegazione sul perché le cose funzionano così (vi ricordate quello che ho detto in merito ai giocatori che credono che gli arbitri facciano le regole?).

 

Nonostante i giocatori abbiano delle aspettative assurde e lusinghiere di quello che la DCI richiede per promuovere un arbitro a L3, la DCI ancora non si aspetta la perfezione. Il modo migliore per conciliare i due è essere completamente onesti con i giocatori e dire loro che vuoi controllare le regole prima di dare un ruling di cui non sei certo. Questo in teoria dovrebbe accadere di meno che se fossi un L2, ma molti arbitri ritengono che un livello più alto dovrebbe dare risposte più rapide piuttosto che certe, e uno potrebbe essere più portato a dare risposte di cui non è certo più facilmente che se fosse un L1.

 

E poi c’è ovviamente il tosto esame scritto da livello 3. Prima ho parlato di arbitri che studiano solo per l’esame, ed è qui che diventa veramente importante. Assicurati di avere una conoscenza solida prima di fare domanda per l’esame da L3. Non aspettare che l’esame sia fissato per iniziare a studiare, e ti risparmierai un sacco ti mal di testa e potenzialmente una grande delusione.
 
 
 
Judge!
Il concetto chiave da tenere a mente è che i tuoi doveri da arbitro si accumulano; nuove responsabilità non rimpiazzano quelle vecchie e abilità vecchie non diventano meno importanti di quelle nuove. La conoscenza delle regole potrebbe anche essere l’abilità meno interessante e più arida di cui hai bisogno, e sorgeranno altre sfide che richiedono più talento e duro lavoro, ma non dimenticarti la funzione fondamentale quando siamo in sala: arrivare sorridendo e pronti ad aiutare quando un giocatore alza la mano e grida “Judge!”.
 
 
 

Traduzione a cura di Vuk Gavrilovic, L1
Revisione: Fabio Ivona, L2
Articolo originale qui.