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Report 2011 - GP Milano - Vuk Gavrilovic
Articolo del 18-10-2011 a cura di Gavrilovic Vuk
Gavrilovic Vuk

Volevo fare un report completo e che comprendeva un po' tutte le sfaccettature dell'esperienza di un GP, ma sarebbe venuta una cosa troppo lunga. È impossibile scrivere un articolo leggibile e nel quale si riesce dare il giusto spazio a tutte le persone che si incontrano, alle battute che si scambiano, alle nuove amicizie strette e a quelle vecchie consolidate.
Un Gran Prix è un ottimo modo per conoscere la comunità arbitrale internazionale, o quanto meno una fetta di essa, e imparare moltissime cose nuove, e tornare a casa migliorati come judge ed arricchiti come persona (oltre a qualche judge promo in tasca ^^).
Data l'impossibilità di riportare tutto, mi limito a trascrivere quello che per me era "nuovo", per rendervi partecipi della mia esperienza a questo GP Milano 2011.
 
 
Judge Conference
La conference... o almeno una delle due sale.
Venerdì prima del GP si è svolta la judge conference. Io le conference le trovo estremamente utili per fare un ripasso prima del GP stesso e imparare cose nuove, e questa in particolare offriva sempre due seminari in parallelo, lasciando a noi la scelta su quale seguire. E poi sono utilissime per fare conoscenza e ritrovare vecchi amici, oltre ad essere molto divertenti e finire spesso in battute e risate. Un ottimo "riscaldamento" prima del weekend!
Purtroppo però riesco a seguire solo la presentazione del nostro George Gavrilita (utilissima presentazione delle interazioni più comuni del limited di Innistrad), e quella di Kaja Federowicz (su come scrivere una review efficiente). Vengo infatti "reclutato" per dare una mano ai GP Trial in corso, che hanno avuto un numero di partecipanti superiore alle aspettative.
 
Mi immergo così prima del previsto nell'arbitraggio vero e proprio, cosa che si farà sentire sotto forma di stanchezza verso la fine del weekend.
I Trial procedono senza difficoltà, e il formato non rivela sorprese: è relativamente scarso dal punto di vista delle interazioni di regole interessanti, e quindi le chiamate ai tavoli per me sono poche.
Si finisce tardi e ho appena la possibilità di bere qualcosa con i colleghi ai Navigli di Milano, ed è già ora di andare a letto.
 
 
Day 1
Si inizia presto. In quanto parte del team Logistics, tra i miei compiti si annovera, essendo un GP Limited, quello della preparazione del prodotto. Non ho mai assistito alla cosa prima ed è stato molto interessante: abbiamo formato una specie di "catena di montaggio" in cui i vari passaggi dell'apertura delle scatole e sistemazione delle bustine in gruppi di 6 erano svolti ciascuno da un paio di judge al massimo, che completavano il loro passaggio (es: apertura scatoloni) e passavano tutto ai judge successivi (che aprivano i box), e quelli poi a quelli dopo ancora (che sistemavano le bustine). Il sistema si è rivelato molto efficiente (e sembrava un po' una cosa da "bassa manovalanza cinese" ^^), e tutto era pronto in perfetto orario.
 
La judge station del GP
 
Il resto della giornata fila liscio. Le chiamate poche e i momenti salienti scarsi. Molto interessanti le procedure di fine turno, che regolarmente facciamo ai nostri PTQ, trasposte però su grande scala. La coordinazione e l'organizzazione sono essenziali.
Il più grande GP italiano, dato forse il numero di giocatori (quasi 1800), purtroppo è piuttosto lento, e finisce molto tardi. Io mi inoltro verso l'albergo intorno alle 23.
 
 
Day 2
Il secondo giorno chiedo di andare allo Super Standard con il nostro Mirko HJ. Torneo che inzia presto. Forse un po' troppo presto. E infatti si scopre che l'orario è sbagliato: è stato fatto iniziare 1h in anticipo rispetto all'orario annunciato sul sito della Wizards! La cosa ci pone di fronte ad un dilemma: cosa fare con tutti quei giocatori (magari anche preiscritti) che si sono presentati "tardi" al primo turno, ma comunque in orario considerando il tempo annunciato su internet?
Non farli partecipare non è un'opzione. Farli entrare con la prima persa nemmeno - li penalizzerebbe per una colpa che in realtà non hanno. Dare a tutto loro un bye "cozza" con il concetto di torneo.
Rimangono due alternative: o far ricominciare tutti, oppure far giocare i "ritardatari" il primo turno separatamente. Si opta per la seconda alternativa, anche se questo fa ritardare di molto il torneo e presenta diverse complicazioni di scorekeeping e logistiche (tipo tutti quelli che avevano un match vinto per tardiness avversario, anche se poi non era vero ^^).
Fortunatamente, dopo questo ritardo, grazie anche alla sapiente organizzazione di Mirko, il torneo si normalizza e tutto procede secondo i piani, sebbene i giocatori non fossero felicissimi della situazione creatasi.
 
Io ero incaricato delle liste e dei Deck Check. Nonostante fosse un torneo a REL Regular, e quindi non necessitasse di Deck Check, Mirko decide comunque di farli fare, visto il numero di giocatori (sui 200) e i premi in palio. Scelta che, date le circostanze, condivido.
Il REL Regular, a mio modestissimo avviso, non è adatto per far fronte alla competitività che questo genere di evento presenta. La cosa infatti assume una nota quasi drammatica nel torneo limited, dove invece il HJ, dato il REL, non fa listare né fa deck swap né deck check. Diversi giocatori, infatti, dopo l'evento polemizzano su forum di mezza Italia su come si sia barato a questo torneo e come nessuno abbia fatto nulla per impedirlo. Nota amara dal GP, che però ci fa capire l'importanza del mantenere l'integrità del torneo e di usare il proprio buon senso a tal fine, anche quando la Wizards ci dice che non è necessario fare alcune cose.
 
La mia giornata lavorativa termina verso l'ora di cena, e ne approfitto per fare qualche chiacchera con i colleghi judges. La cosa si è rivelata molto più utile e piacevole del previsto, ed ho avuto modo di ricevere molti feedback e consigli su diversi aspetti dell'arbitraggio inerenti anche, ma non solo, alle giornate del GP.
 
Distrutto, me ne vado, consapevole che per il mio prossimo GP dovrò gestire le mie energie un po' meglio, onde evitare di essere troppo stanco l'ultimo giorno.
Tutto sommato per me, anche questo GP, è stato un'ottima esperienza. Dopo diversi mesi di pausa sono tornato a fare un torneo "serio", e la cosa è sempre molto stimolate. Dati gli orari lunghi non ho avuto modo di vedere Milano (nemmeno il Duomo), ma questo significa solo che ho già la scusa per tornarci!
 
Potrei parlare ancora per pagine sulle altre cose fatte, su tutto quello che si è detto nei momenti di pausa, riportare tutte le battute che hanno causato grasse risate, e descrivere tutte amicizie createsi, ma temo che non renderei giustizia a quelle situazioni e alle splendide persone che ne hanno fatto parte.
 
Avrei voluto avere più tempo per conoscere qualche arbitro in più, scambiare due parole in più con qualcuno, ma per questo ci sarà sempre il prossimo GP!
Consiglierei caldamente a tutti voi di inviare l'application per arbitrare il prossimo Grand Prix - sono sicuro che io lo farò, e spero di (ri)vedervi tutti lì!
 
Alla prossima!