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Advanced Deck Checks
Articolo del 11-9-2015 a cura di Romano Luca
Romano Luca

Tag: Arbitrare Tornei Deck Check MTR REL Competitive

Advanced Deck Checks

 

 

 

Articolo consigliato per la preparazione all'Esame da L2

C’erano una volta i deck check. Erano una procedura importante nei tornei competitivi, in cui si prendevano i mazzi dei giocatori da un tavolo selezionato casualmente e si controllava che le bustine non fossero segnate e che le carte corrispondessero esattamente a quelle presenti sulla lista.

Un momento, ma questo non avviene ancora oggi? Già, ma le cose rispetto ad una volta sono molto cambiate. Il gioco si è evoluto, l’arbitraggio si è evoluto e il deck check si è evoluto con essi.

Quali sono i principali cambiamenti che hanno interessato questa procedura?

  • Non si da più priorità al conteggio delle liste: questa viene data invece ai deck checks, che vengono eseguiti sin dal primo turno, mentre le liste vengono contate poco alla volta durante il torneo.
     
  • Esiste più discrezionalità nell’assegnare le penalità dovute ad errori di lista: per esempio, i nomi di carte incompleti possono essere accettati in determinati casi (es.: storyline characters).
     
  • Abbiamo una procedura completamente diversa per i deck check in limited, che consente di risparmiare moltissimo tempo, lasciando inalterato l’ordine delle carte e quindi evitando che i giocatori debbano rimischiare il mazzo.
     
  • È cambiata la struttura dei tornei: oggi nella maggior parte dei PPTQ e GPT, gli arbitri devono effettuare i deck check da soli, facendo da soli il lavoro che un tempo (e tutt’oggi ai GP) veniva svolto in due.

Alla luce di tutte queste novità, cerchiamo di vedere come si fa un deck check nel 2015.

 

Raccogliere le liste

Prima di tutto occorre procurarci le liste: ad un PPTQ spesso non ci sarà qualcuno a nostra disposizione che ce le farà trovare già pronte sul tavolo, quindi le opzioni sono generalmente due.

  1. La prima è quella di guardare i pairings sul computer, decidere quale tavolo si vuole controllare, e iniziare a prelevare le liste dalla pila mentre i pairing vengono stampati: questa opzione richiede naturalmente che le liste siano ordinate alfabeticamente, ma in generale ad un PPTQ dovrebbe essere possibile effettuare il sorting durante il primo turno senza problemi.
     
  2. La seconda opzione è quella di andare direttamente a prelevare i mazzi, e cercare le liste quando si hanno già i mazzi alla judge station: questa opzione è preferibile se non si vuole perdere nemmeno un secondo nell’appendere i pairings, ma il tempo per trovare le liste è inevitabilmente sottratto a quello per il deck check vero e proprio.


Ricerca dei pattern

Possiamo a questo punto procedere col controllo dei mazzi: la priorità non è quella di verificare che il mazzo corrisponda alla lista, ma di scoprire eventuali manipolazioni del mazzo o bustine segnate. Per questo, una volta presi i mazzi, il primo controllo che va effettuato è quello riguardante la presenza di eventuali configurazioni “artificiali” (o “pattern”) nel mazzo.

Una volta questo significava assicurarsi che il mazzo non fosse stato preparato (o portato) in una configurazione del tipo terra-spell-spell-terra etc.

Tuttavia si possono creare configurazioni vantaggiose (con distribuzione molto equa delle terre nel mazzo) anche senza un pattern ricorrente, quindi è fondamentale osservare attentamente come mescolano i giocatori. Se la mescolata è sospetta la cosa migliore è partire dalle prime sette carte e scorrere fino alla fine del mazzo: se ogni blocco di sette carte è una mano legittima, è possibile che il mazzo sia stato manipolato.

Naturalmente fare questo richiede diverso tempo, quindi è consigliabile farlo se si sta già sospettando qualcosa (ad esempio se il giocatore mescola in modo sospetto o se ci è stato segnalato in precedenza): è il caso di ricordare che un deck check non può mai richiedere più di 10 minuti, a meno di situazioni estreme (tipicamente investigations), al termine dei quali i mazzi andranno restituiti ai giocatori, anche se il controllo non è terminato.

Se invece non ci sono elementi sospetti è sufficiente una rapida occhiata al mazzo per verificare che non siano presenti i pattern più ovvi e poi si può passare allo step successivo.

 

Analisi delle bustine

Il secondo step è verificare che le bustine non siano segnate: qui il primo posto dove guardare sono i lati del mazzo. Infatti, mentre segnare il dorso di una bustina dà un vantaggio solo nel momento in cui la carta è in cima al mazzo, segnare il lato del mazzo (o il fronte o il retro) può dare indicazioni molto più utili, ad esempio sulla distribuzione delle fonti di mana.

Capiterà spesso di trovare carte segnate involontariamente (perché le bustine sono rovinate o perché alcune foil tendono a piegarsi troppo): in quel caso, una volta verificato che non ci sia un pattern, le si può tenere da parte per farle sostituire al giocatore una volta tornati al tavolo.

Arriviamo quindi alla parte più lunga: il controllo della lista. Qui la procedura cambia sensibilmente se stiamo arbitrando un torneo limited o costruito.


Controllare un mazzo in limited

In limited il metodo migliore è quello chiamato “australiano” (clicca qui per guardare un fantastico esempio), che si divide in tre fasi:
  1. Si contano le carte nella lista (se già non lo si è fatto) e nel mazzo, per verificare che siano lo stesso numero.
     
  2. Si scorre il mazzo e si verifica che ogni carta escluse le terre base sia presente sulla lista. Se il limited ha più di un’espansione, la cosa più intelligente è sollevare leggermente le carte della seconda espansione rispetto al resto del mazzo, mentre si verificano quelle della prima espansione. A questo punto si potrà girare la decklist e verificare solo quelle della seconda espansione, senza dover girare il foglio mille volte.
     
  3. A questo punto si scorre una terza volta il mazzo per controllare le terre base: anche qui se si fa fatica a tenere traccia a mente di due o tre differenti numeri, aggiornandoli nella propria testa ogni volta si può verificare il numero di terre base di un tipo sollevando quelle degli altri tipi e poi contare queste ultime mentre le si abbassa.

    NB: se il mazzo ha solo due colori, è sufficiente contare le terre base di un tipo solo, dal momento che conosciamo già il numero esatto di carte totali e di carte non terra base nel mazzo, basterà poi fare la differenza.

Questo procedimento può essere eseguito molto velocemente, ma anche nella peggiore delle ipotesi, il fatto che non abbiamo alterato l’ordine delle carte nel mazzo ci permette di restituire i deck ai giocatori assegnando come tempo addizionale solo i minuti che abbiamo impiegato per il deck-check, senza i tre minuti aggiuntivi!

 

Controllare un mazzo in costruito

In costruito la faccenda si complica, in quanto il metodo australiano non è applicabile: ne esistono molti altri, ognuno con i suoi pro e i suoi contro. C’è chi divide ogni 4x di carte per conto suo (metodo “memory”), chi divide le carte per colore, chi per costo di mana, e chi per tipo.

La cosa migliore, più ancora che cercare un singolo metodo vincente, è quella di sapersi adattare a seconda della conoscenza del formato e del mazzo. Se conoscete a memoria tipo, costo di mana e colore di tutte le carte del formato, dividerle per tipo e/o colore può essere una scelta efficiente in molti casi, ma in un mazzo formato unicamente da magie non-creatura blu (esiste in legacy!) potrebbe non rivelarsi la più efficace: essere in grado di adattarsi al mazzo a seconda della propria conoscenza del formato può essere di grande aiuto.

Un’altra cosa di cui tenere conto è la struttura della lista: se la lista che avete di fronte elenca (ad esempio) prima tutte le terre, poi tutte le creature, poi tutte le spell non creatura, spesso conviene seguire questa divisione. In questo modo si avranno 3 pilette da circa 20 carte l’una, e controllarle per intero una alla volta sarà molto più veloce che dover cercare la piletta giusta per ogni carta sulla lista.

Una volta che anche la lista è stata controllata è il momento di verificare il side: in generale non richiede più di pochi secondi. A questo punto, con il mazzo ancora diviso, è opportuno un secondo controllo delle bustine: da un lato, perché è opportuno verificare che le bustine del sideboard siano uguali a quelle del maindeck (spesso queste ultime si usurano di più, e le bustine del side risultano poi distinguibili) e, dall’altro lato, perché esistono possibili marchi che non si notano con il mazzo mescolato, mentre si potrebbero notare col mazzo diviso. In particolare, se abbiamo notato dei segni sospetti nel primo controllo, questo permette di capire se sono casuali o c'è un pattern dietro.

 

Midround deckchecks

Per quanto riguarda i midround deckchecks, la procedura cambia leggermente. Il controllo pattern e marchi avviene allo stesso modo, ma a questo punto per il limited è sufficiente scorrere il mazzo e verificare che tutte le carte non-terra base siano presenti nel pool. Un solo “giro” di mazzo è sufficiente (due se il formato prevede due espansioni).

In costruito invece, è opportuno cominciare la verifica partendo dal sideboard: in questo modo si scopre subito quali cambi ha fatto il giocatore. È consigliabile tenere traccia delle carte che sono state sidate out, ad esempio girandole di lato. Una volta verificato il side, si può prendere il mazzo in mano e fare la verifica nel modo tradizionale: quando scorrendo la lista ci si imbatte nelle carte sidate out, le si “raddrizza”, così sappiamo che sono state verificate. Modificare la configurazione main-side del giocatore per facilitarci la verifica della lista è assolutamente da evitare.

 

"Two gust’is megl che one"

Cosa succede se ad un PPTQ ci ritroviamo a dover fare due deck check nel tempo di uno solo? Ci sono essenzialmente due modi di gestire questa situazione:

  • Il primo è il più semplice di tutti: non controlliamo entrambi i mazzi. Prendiamo i mazzi di entrambi i giocatori al tavolo e per entrambi verifichiamo che non siano presenti pattern o bustine segnate: questa è la parte più importante del deck-check, perché è quella che può portare a galla i problemi più grossi. A questo punto il controllo della lista viene svolto per uno solo dei due mazzi: il fatto che i giocatori non sappiano quale dei due verrà controllato previene comunque la possibilità che i giocatori possano abusare di un errore di lista.
     
  • Il secondo è un po’ più complesso e richiede una certa conoscenza del formato: potete controllare solo una parte di ciascun mazzo! Per esempio si può pensare di saltare la manabase, che in molti formati e per molti mazzi è sempre uguale; oppure si possono controllare solo i side-in e i side-out in caso di un midround.

In limited col metodo australiano si riesce tranquillamente ad effettuare il controllo di entrambi i mazzi in meno di dieci minuti, che rimane un tempo accettabile tenendo conto che non vanno assegnati i tre minuti extra.

Ricordiamo infine che idealmente andrebbero controllati almeno il 10% dei mazzi in sala: questo vuol dire che un singolo deck-check è il minimo per un torneo di 20 persone, ma nulla vieta di farne qualcuno in più se se ne ha la possibilità.


Per finire una piccola tabella riassuntiva.

 

 

Start of Round

Midround

Limited

  • Controllo pattern
  • Controllo bustine
  • Conteggio carte nel mazzo e sulla lista
  • Verifica che ogni carta del mazzo sia presente nella lista
  • Conteggio terre base
  • Non si suddivide il mazzo
  • Si assegna tempo extra pari a quello speso per effettuare il deck check
  • Controllo pattern
  • Controllo bustine;
  • Verifica che ogni carta del mazzo sia presente nel pool
  • Non si suddivide il mazzo
  • Non si assegnano i 3 minuti extra
  • Si assegna tempo extra pari a quello speso per effettuare il deck check

Constructed

  • Controllo pattern
  • Controllo bustine
  • Controllo lista-mazzo
  • Controllo sideboard
  • Ricontrollo bustine
  • Si assegna tempo extra pari a quello speso per effettuare il deck check più 3 minuti
  • Controllo pattern
  • Controllo bustine
  • Controllo sideboard
  • Verifica di quali carte sono state sidate dentro e fuori
  • Controllo lista-mazzo
  • Ricontrollo bustine
  • Si assegna tempo extra pari a quello speso per effettuare il deck check più 3 minuti

 

 


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