Articoli
Diversity & Inclusion nel mondo di Magic
Articolo del 30-3-2017 a cura di Gavrilovic Vuk
Gavrilovic Vuk

 

Diversity & Inclusion nel mondo di Magic


Da qualche anno le pratiche di Diversity e Inclusion sono progressivamente diventate sempre più presenti nel mondo del management e della politica, permeando anche nel mondo arbitrale. È bene quindi, per un buon judge, sapere di cosa si tratta.
A tale scopo è stato creato un gruppo di lavoro di arbitri italiani che creerà per la comunità una serie di articoli con lo scopo di analizzare e presentarvi i vari aspetti della Diversity & Inclusion, e l'impatto positivo che possono avere nella community.
Questo primo articolo ha, invece, l'obiettivo di presentare in maniera sintetica e completa quelli che sono i principi della D&I, la filosofia di fondo, perché è importante e come gli arbitri dovrebbero porsi rispetto ad essa.

Cosa sono esattamente Diversity & Inclusion?

Magic è un gioco sociale – si gioca stando con gli altri, facendo gruppo e comunità. E come ogni forma di aggregazione umana, gli individui che la compongono sono diversi fra loro, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. Per avere una comunità sana e accogliente per tutti è bene che queste peculiarità individuali non diventino motivo di discriminazione o di esclusione. Nessun giocatore e nessuna giocatrice dovrebbe sentirsi a disagio nel gruppo dove gioca altrimenti, alla lunga, non vi si troverà bene e rischia di abbandonarlo.
Ed è qui che entra in gioco la D&I.
Con la parola Diversity si intendono tutti quei principi di rispetto e riconoscimento reciproco, delle differenze individuali, come per esempio differenze di età, genere, etnia, estrazione sociale, orientamento sessuale e disabilità. Tutti gli individui appartengono ad alcune di queste "categorie", e tutti siamo diversi nella nostra unicità. Essere consapevoli che queste differenze esistono è importante per poter fare in modo che non siano causa di esclusione e marginalizzazione.
Con Inclusion invece ci focalizziamo proprio sull'aspetto più positivo e attivo della diversità. Si tratta di fare in modo che le persone non solo non si sentano discriminate a causa delle loro differenze, ma anzi: che si sentano parte del gruppo, inclusi e coinvolti, oltre che accettati e rispettati. Insomma, un torneo di Magic dovrebbe, idealmente, essere un luogo dove tutti si sentono benvenuti – nessuno escluso - ed è nostro compito da judge fare in modo che questo avvenga.
È importante sottolineare che Diversity & Inclusion vanno sempre insieme. Perché oltre ad essere consapevoli del "mix" di diversità che compongono il genere umano – e di riflesso la comunità di Magic – è molto importante sapere cosa farne di questa diversità, ovvero essere inclusivi e fare in modo che nessuno si senta discriminato.
La Wizards stessa è molto attenta a queste tematiche che, oltre ad essere trattate anche nei regolamenti per i tornei di Magic già da tempo, vengono inserite anche nel gioco stesso, per diversificarne la rappresentatività e promuovere l'idea che Magic sia un gioco inclusivo (per esempio, Kynaios and Tiro of Meletis sono una coppia omosessuale, l'art della versione Eternal Masters di Force of Will rappresenta per la prima volta una donna di colore, ecc…). Tutto questo è in linea con la duplice valenza dei principi della D&I, che non ha come obiettivo (soltanto) quello di punire chi adotta determinati comportamenti discriminatori, ma anzi si concentra sul promuovere un clima di inclusività, rappresentatività, e accoglienza delle varie sfaccettature della natura umana.

Il ruolo del judge

La chiave di lettura della D&I, per noi arbitri di Magic, deve la seguente: dovremmo prestare attenzione alla diversità e promuovere l'inclusività affinché la nostra comunità possa crescere in modo sano ed essere un luogo accogliente per il maggior numero di giocatori possibili. È nostro compito assicurarci che i giocatori trovino l'ambiente piacevole e che abbiano voglia di tornarci.
Il ruolo dell'arbitro pertanto non è soltanto rispondere alle regole ma essere anche un punto di riferimento per la propria comunità locale in generale. Questo si declina in moltissimi modi diversi, su vari aspetti delle attività arbitrali, quelle che però a noi interessano, per i nostri articoli, sono legate alla Diversità e all'Inclusività. In ottica di D&I noi judge, in quanto leader delle nostre comunità, abbiamo il compito di salvaguardare tutti i giocatori. Questo significa anche che dovremmo prestare particolare attenzione che eventuali giocatori appartenenti a categorie "di minoranza" non si sentano esclusi. È facile gestire un torneo e una comunità avendo in mente la maggioranza. Ma il nostro obiettivo, in ottica di D&I è proprio quello di non dimenticarci di nessuno, e di avere l'accortezza di occuparci anche di coloro che non rientrano nella definizione di "giocatore tipo".
Questo può accadere in vari modi, molti dei quali assolutamente naturali e per i quali sarà sufficiente entrare in un'ottica di customer service. Banalmente, un giocatore potrebbe essersi rotto una gamba ed essere quindi temporaneamente "disabile". Assegnare un posto fisso a quel giocatore, in modo da rendergli il torneo più comodo, oltre ad essere una questione di gentilezza è esattamente in linea con i principi e gli obiettivi della D&I. Altre volte la situazione richiede il ricorso ai documenti scritti e alle penalità appropriate per chi, per esempio, usa un insulto razziale nei confronti del proprio avversario.
Questi sono degli esempi di quello che un judge può – e dovrebbe – fare in ottica di D&I. Nei prossimi articoli del nostro gruppo di lavoro affronteremo più in dettaglio queste ed altre tematiche. Alcuni degli aspetti della D&I riguardano proprio il creare un clima sano nel nostro ambiente, e fare in modo che si mantenga così nel tempo. Altri aspetti riguardano più concretamente le azioni e gli strumenti a disposizione del judge per poter raggiungere questi obiettivi. Alcune pratiche sono generali e volte a un miglioramento generale dell'ambiente, altre invece sono azioni mirate verso individui singoli. Le variabili sono molteplici e avremo modo di analizzarle a fondo.

In sostanza, Diversity & Inclusion hanno l'obiettivo di rendere i tornei di Magic uno spazio quanto più accogliente possibile per il maggior numero di persone possibile. Ed è compito di noi judge contribuire affinché questo possa accadere. In parte sono molte cose che già facciamo, e altre invece sono cose che possiamo imparare a fare.
L'obiettivo dei nostri articoli sarà quello di affrontare queste tematiche sotto molteplici punti di vista, creare una consapevolezza verso ai temi di Diversity & Inclusion e fornire gli strumenti necessari a rendere i nostri tornei un luogo accogliente per tutti.

Revisione: Giorgio Maldarizzi